Le origini della cioccolata calda: un viaggio goloso tra storia e curiosità

La cioccolata calda è un'autentica delizia che ci avvolge in un abbraccio di comfort e piacere. Perfetta da sorseggiare durante le giornate invernali per coccolarsi e riscaldarsi e sempre più apprezzata anche nella sua versione fredda. Ma sai quando e com’è nata questa deliziosa bevanda? L'origine della cioccolata calda affonda le sue radici in un passato antico e ci porta in un viaggio nel tempo attraverso diverse culture e civiltà.

Scopriamo insieme le origini della cioccolata calda, chi l’ha inventata, chi l’ha introdotta in Europa e come si è evoluta nel corso dei secoli.

Chi inventò la cioccolata calda? Le antiche origini della cioccolata

Le origini della cioccolata calda risalgono agli antichi Maya e agli Aztechi, popolazioni che vivevano nelle regioni dell'attuale Messico e dell'America Centrale. Per loro, il cacao era molto più di un semplice alimento: lo consideravano un dono divino, un elisir di energia e vitalità capace di donare forza e vigore. 

Xocoatl e Chocolatl: la cioccolata per Maya e Aztechi

I Maya, antica civiltà conosciuta per il sofisticato sistema di scrittura e la straordinaria conoscenza dell'astronomia e della matematica, furono i primi a creare una bevanda calda a base di cacao, chiamata xocoatl. Questa aveva un sapore amaro e piccante

Infatti la ricetta della cioccolata Maya prevedeva una miscela di semi di cacao tostati e macinati, fagioli, acqua e un pizzico di pepe o di peperoncino. Veniva consumata durante le festività e in occasioni speciali ed era destinata a sacerdoti, nobili, guerrieri e imperatori.

Per gli Aztechi, invece, la cioccolata prendeva il nome di chocolatl ed era una bevanda da consumare fredda. A differenza dei Maya, gli Aztechi sorseggiavano la bevanda anche per fini terapeutici e stimolanti.

Fu la versione fredda della cioccolata degli Aztechi a raggiungere per prima l’Europa. Ma come?

Chi ha portato il cioccolato in Europa? La scoperta dell'America e l'arrivo del cacao in Europa

Fu nel 1502, grazie a Cristoforo Colombo, che l’Europa ebbe l’occasione di conoscere per la prima volta i semi di cacao.

Successivamente alla scoperta dell’America, Colombo inviò, insieme ad altri tesori, grandi quantitativi di cacao. Ma le allora grandi potenze europee non si dimostrarono subito interessate e le rispedirono al mittente.

Sembrerebbe infatti che, secondo la leggenda, l’anno significativo per la cioccolata sia stato il 1517, quando il conquistatore Hermán Cortés sbarcò sul litorale dell’impero azteco e l’imperatore Montezuma II gli fece conoscere la chocolatl. 

Successivamente, dopo la morte dell’imperatore e la conquista dell’impero azteco, Cortés fu nominato governatore dei territori conquistati. Innamorato della cioccolata azteca, decise di inviare il cacao in Spagna per far così conoscere la bevanda a base di cioccolato.

La cioccolata calda alla conquista dell'Europa

La corte dell’imperatore spagnolo Carlo V gradì così tanto la nuova bevanda, con una lussuriosa aggiunta di zucchero di canna importato dall’Oriente, che la cioccolata in tazza divenne lo status symbol dell’aristocrazia.

Nel corso del XVI secolo inizia a diffondersi nel resto dell’Europa. Il botanico italiano Girolamo Benzoni, nel suo libro Historia del Nuovo Mondo pubblicato nel 1565, descrive infatti per la prima volta la preparazione della cioccolata: cacao macinato a pietra disciolto in acqua e aromatizzato con pepe o peperoncino.

Furono sempre gli spagnoli, in particolare i monaci spagnoli che erano esperti nella composizione di miscele e infusi, a sostituire il peperoncino tipico della bevanda degli dei, con vaniglia, cannella, anice e zucchero, ottenendo così una bevanda dolce e calda, più adatta ai gusti europei. 

Le origini della cioccolata calda in Italia

In Italia la cioccolata da bere fece la sua comparsa solo all’inizio del Seicento, grazie al mercante fiorentino Francesco d'Antonio Carletti.

Rispetto alla ricetta spagnola, impreziosita con vaniglia, cannella o anice e zucchero, in Italia la bevanda al cacao è arricchita con aromi floreali, come il gelsomino, o fruttati, come il cedro e il limone.

La cioccolata però viene ancora preparata con l’acqua. Da dove arriva quindi la versione più tradizionale che consumiamo con estremo piacere ancora oggi?

Le origini della cioccolata: dove è stata inventata la cioccolata calda con latte come la conosciamo oggi?

Se gli spagnoli introdussero la dolcezza nella cioccolata, dobbiamo agli inglesi la versione con latte.

Fu infatti nel XVIII secolo, con la nascita delle chocolate house inglesi, in cui la clientela poteva consumare una tazza di cioccolata dopo pranzo e parlare senza censura di politica, scienze, economia e filosofia, che venne alla luce la cioccolata calda e densa con latte che amiamo oggi.

Da allora la cioccolata ha saputo conquistare tutti, persino il compositore austriaco Mozart, che la cita nella sua opera lirica Così fan tutte, e il drammaturgo italiano Goldoni, che parla di degustazioni di cioccolata calda nelle sue commedie La bottega del caffè e La locandiera.

La ricetta tradizionale della cioccolata calda

La ricetta tradizionale italiana della cioccolata calda prevede l’uso di ingredienti come il cacao, il latte intero, il cioccolato e lo zucchero. Ma la golosità non ha limiti!

Negli anni, nuove e sempre più originali ricette hanno saputo conquistare anche i palati più esigenti. Ecco perché ancora oggi la cioccolata calda è amata in tutta Italia.

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